Dopo il grande successo della rassegna monografica dedicata l’estate scorsa a Giuliana Musso, Atoz e il Comune di San Vito ripropongono la formula delle tre serate di teatro all’interno della Corte Priorato Gandin. Verrà offerta al pubblico la possibilità di conoscere giorno dopo giorno un autore, entrando in relazione con la sua poetica (sul palco e anche giù dal palco).
il teatro di ANTONIO REZZA e FLAVIA MASTRELLA
Un’Antologia irrequieta, disarmante, totalmente autoreferenziale. Spettacoli “mai scritti”, dove non esiste trama, ma un succedersi di azioni teatrali: Antonio Rezza entra ed esce, si avvolge e si libera, recita e non recita, esagera ed esaspera, è sé stesso e si trasforma nelle forme immaginifiche dell’habitat teatrale creato da Flavia Mastrella, fatto di teli, tagli, oggetti, corde, lacci, iuta, seta, cotone, plastica, metalli e colori. Il pubblico, naturalmente, ride. Senza fermarsi più. Ride per i personaggi senza dignità di Pitecus, per un Io disumano, per i monologhi onirici di 7-14-21-28.
Geniale, cattivo, interattivo, acido, fumetto, metamorfico e metaforico, bianco e nero, enorme e abnorme, in ultima analisi unico e irripetibile nel nostro panorama nazionale, il teatro comico di Antonio Rezza e Flavia Mastrella è ginnastica per le coscienze, nonché uno straordinario antidoto ai veleni di una società amorfa e inanimata e di una scena teatrale altrettanto immobile. Consigliato a tutte le anime pensanti ma non ben-pensanti.
PROGRAMMA:
VENERDÌ 29 LUGLIO
Ore 21.00 proiezione
TROPPOLITANI – 30? interviste a corpo libero
Ore 21.30 spettacolo teatrale
PITECUS
SABATO 30 LUGLIO
Ore 18.00 Comic tour
NICOLA SORDO – Spettacolo itinerante per le strade di San Vito.
Ore 21.30 spettacolo teatrale
7 – 14 – 21 – 28
Ore 23.00 proiezioni
IL PASSATO E’ IL MIO BASTONE – R/M su R/M un documento
+ selezione di cortometraggi
DOMENICA 31 LUGLIO
ORE 18.00 incontro
Antonio Rezza e Flavia Mastrella
ORE 20.30 incontro
MARCO DOTTI – Il teatro della crudeltà, da Antonin Artaud a Rezza/Mastrella
ore 21.30 spettacolo teatrale
iO
Spettacoli/Incontri/Proiezioni
Corte Priorato Gandin, via Roma 22 – San Vito di Leguzzano
in caso di pioggia gli spettacoli si terranno al palazzetto dello spor in via Mons. Snichelotto
inoltre:
Nelle cantine della Corte Priorato Gandin, mostra di Flavia Mastrella:
“L’esaltazione dell’insignificante. Dalle sculture in tasca a Bahamut”.
– Mercato del libro : libri nuovi a prezzo scontato.
– Bar e ristorante in Giassara
Ingresso con biglietto 5 euro
Il biglietto è valido per una giornata
Per i ragazzi fino a 14 anni: ingresso libero
altre info www.azioninclementi.it
Mr. Atoz risponde al 320.0770604
partecipanti: 1600
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Il Teatro secondo Rezza e Mastrella
È sbucato da tutti i pertugi possibili ed immaginabili, correndo all’impazzata in lungo e in largo per il palcoscenico e saltando come un ossesso. E ogni volta era un personaggio diverso, e a ogni personaggio corrispondevano un volto, una voce e un tormentone nuovi.
Ci ha colti di sorpresa così Antonio Rezza, tendendoci continui agguati mentre ce ne stavamo seduti tranquillamente nella Corte Priorato Gandin (o al Palazzetto dello Sport) in attesa di uno spettacolo di teatro convenzionale. E a continuato a spiazzarci instaurando un dialogo continuo e senza peli sulla lingua con noi del pubblico e in particolar modo con i bambini.
Vietato addormentarsi per chiunque, quindi, una volta alzato il sipario: troppo rischioso, ci avrebbe beccati di sicuro e allora avremmo passato qualche minuto di sudori freddi; per quanto davvero difficile pensare di potersi anche solo assopire ad uno spettacolo di Rezza, tanta è l’energia che sprigiona dal palco.
Insomma, per tre serate a luglio si è consumato una rapimento collettivo, nel quale noi vittime, in centinaia ogni sera, siamo rimasti ostaggi di un attore tanto funambolico quanto originale, e il naufragar fra le suo sgrinfie e smorfie – dobbiamo ammetterlo – magari non è stato dolce e sempre rilassante ma divertente ed elettrizzante sì, senza ombra di dubbio.
E rapiti da strade e spiagge, per essere condotti nei sotterranei della Córte, sono stati anche gli oggetti esposti da Flavia Mastrella, coautrice e scenografa degli spettacoli di Rezza. Il ratto, in questo caso, ha strappato dall’oblio e dall’incuria questi giocattoli abbandonati, mutilati o erosi dalle intemperie. La raccolta differenziata scelta come pratica artistico- sciamanica dalla Mastrella ha donato così una nuova identità a questi rimasugli di plastica, un tempo piccole icone del nostro immaginario infantile. Sottratti al mondo dei morti e ricollocati fra i vivi possono ora testimoniare dell’assurdo genocidio di oggetti che si consuma quotidianamente e che, sempre più, ci consuma quotidianamente. Ma nessun proclama o lungo discorso viene fatto in questo senso, per Flavia Mastrella e in definitiva anche per lo stesso Antonio Rezza, la riflessione e la produzione artistica trovano asilo politico solo all’interno di una
poetica del frammento.
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