musica – impronta culturale https://www.improntaculturale.it la cultura è fatta di cose che ci scambiamo Sun, 02 Dec 2012 21:15:38 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=5.3.14 Sentiero Natura 2012 https://www.improntaculturale.it/2012/04/sentiero-natura-2012/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=sentiero-natura-2012 https://www.improntaculturale.it/2012/04/sentiero-natura-2012/#respond Mon, 09 Apr 2012 20:38:26 +0000 http://www.improntaculturale.it/?p=2263

Programma:

PARTENZA
dalle 8.30 alle 10.00 in Córte Priorato-Gandin.
Ristori e animazioni lungo i percorsi 1 (3h) e 2 (1,5h) (in caso di maltempo la passeggiata si terrà il 1 maggio)
dalle ore 12.30 PRANZO IN CÓRTE a prezzo popolare

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MOSTRE, ANIMAZIONI, GIOCHI E UN CONCERTO
MOSTRA INTERNAZIONALE DI LIBRI PER BAMBINI
MOSTRA MERCATO DEL LIBRO a prezzo scontato
LAVORI IN TERRACOTTA e FOGLIE IN VERSI dei ragazzi della Scuola Elementare
PRESIDIO DEI LUOGHI DELLA RESISTENZA A SAN VITO a cura dei ragazzi della Scuola Media
LA RESISTENZA NELL’ALTO VICENTINO mostra fotografica
PARTIGIANI immagini di Giulio Malfer
MOSTRA CONCORSO GIOVANI ENERGIE  ore 15,00 premiazione

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ore 16.00
Córte Priorato-Gandin CONCERTO PER IL 25 APRILE
YO YO MUNDI LA BANDA TOM E ALTRE STORIE PARTIGIANE
voce recitante GIUSEPPE CEDERNA
(in caso di maltempo il concerto si terrà al palazzatto dello sport di San Vito)

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HANNO COLLABORATO
Assessorato alla Cultura e all’Istruzione Assessorato all’Ecologia / Gruppo Refosco / Biblioteca Civica / Gruppo Cultura / Scuole elementari e medie Consiglio Comunale dei ragazzi / A. C. Parrocchiale / Protezione Civile / Gruppo SCOUT / Comitato Genitori / Ass. Alpini/Ass. Fanti / Pro Loco / Circolo Arci Gruppo Giustizia e Pace / Ass. Amici del Museo / ipiccolimaestri / Comitato Leguzzano / Ass. La Solidarietà / ANPI San Vito e Malo / Ass. L. Meneghello Cooperativa Biosphaera / AtoZ.

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Info: biblioteca civica W.G. Fabris via Roma, 19 – Corte Priorato Gandin San Vito di Leguzzano

biblioteca@comune.sanvitodileguzzano.vi.it   0445 519735 / 347 6428631

dove parcheggio?

partecipanti alla passeggiata 1000

partecipanti al concerto 500

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Orecchio Acerbo 3°edizione – LA VOCE – https://www.improntaculturale.it/2012/03/orecchio-acerbo-3edizione-la-voce/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=orecchio-acerbo-3edizione-la-voce https://www.improntaculturale.it/2012/03/orecchio-acerbo-3edizione-la-voce/#respond Thu, 08 Mar 2012 10:59:39 +0000 http://www.improntaculturale.it/?p=2165

1° appuntamento   Venerdì 16 marzo ore 20.30

LA VOCE STRATOS

Proiezione del docu-film   “La voce Stratos”  di Luciano D’Onofrio e Monica Affatato.
Incontro con il regista  LUCIANO D’ONOFRIO
Interviste, materiale di repertorio e inedito tracciano la storia della straordinaria voce di Demetrio Stratos.
Prima proiezione nella Regione Veneto.

Luciano D’ Onofrio:  La musica è stata l’inizio di tutte le cose importanti della sua adolescenza: i gruppi musicali in cui ha suonato, le amicizie con cui si scambiavano i dischi e si andava ai concerti. Da lì sono arrivate le altre sue passioni: l’arte, la politica, il cinema. Ha scritto pubblicità e ha svolto la maggior parte dei ruoli tecnici nella realizzazione dei documentari, dalle riprese al montaggio alla regia. Oltre a suonare si è occupato di editoria alternativa, di performance teatrali, di installazioni multimediali, di cinema underground e di attività culturali in genere, prevalentemente in centri sociali e in situazioni non istituzionali.  Ufficialmente operatore e montatore in innumerevoli video di registi indipendenti torinesi, svolge parallelamente una ormai ventennale “carriera underground”, prevalentemente legata ai centri sociali torinesi e alle attività di controinfromazione, estremismo e provocazione culturale del collettivo-casa editrice Nautilus, spaziando così dal punk al surrealismo, dal situazionismo agli stati modificati di coscienza. (Ex-) musicista-rumorista e performer, è autore di una ventina di filmati, quasi tutti rigorosamente no-budget.

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2° appuntamento  Venerdì 23 marzo ore 20.30

MATTEO CACCIA: IO SONO QUI

Voce e radio-narrazione
con Matteo Caccia attore teatrale e conduttore radiofonico italiano che ogni giorno, su Radio24,
racconta le storie degli ascoltatori, cercando spunti su cui riflettere e, dando la voce ad un pezzo di italianità
disegna un piccolo spaccato del nostro paese.

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3° appuntamento Venerdì 30 marzo ore 20.30

CANTARE LA VOCE

Il canto diplofonico
con ANDREA MAZZACAVALLO
Nel 1995 Andrea Mazzacavallo ha vinto il premio dedicato a Demetrio Stratos.
Dal 2000 svolge attività di insegnante di sperimentazione vocale e pianoforte a Bologna,
ed è autore di colonne sonore per teatro, televisione e cinema.

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Scuola di musica Scacciapensieri https://www.improntaculturale.it/2011/09/scuola-di-musica-scacciapensieri-anno-musicale-2011-2012/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=scuola-di-musica-scacciapensieri-anno-musicale-2011-2012 https://www.improntaculturale.it/2011/09/scuola-di-musica-scacciapensieri-anno-musicale-2011-2012/#respond Thu, 08 Sep 2011 13:39:26 +0000 http://www.improntaculturale.it/?p=1180

SERATA DI PRESENTAZIONE
mercoledì 28 settembre 2011 ore 20.30
ex sala Civica via Mons. Snichelotto, 12
San Vito di Leguzzano

La scuola di musica Scacciapensieri propone per l’anno 2011/2012  i seguenti corsi:
 corsi individuali per adulti e ragazzi
 corsi per bambini
 propedeutica musicale
 music together  (laboratorio musicale rivolto a genitori e figli)
 educazione all’ascolto

Strumenti:
pianoforte – tastiere – chitarra – chitarra elettrica
basso – batteria – violino – viola da gamba – flauto traverso
tromba – sassofono – clarinetto – fisarmonica – musicoterapia

INFORMAZIONI: Le lezioni settimanali possono essere di mezz’ora, tre quarti d’ora, un’ora
SEDE:Scuola di musica Scacciapensieri – via Mons. Snichelotto, 12 (ex sede della biblioteca)

INIZIO CORSI: lunedì 3 ottobre 2011

INFORMAZIONI E ISCRIZIONI
Biblioteca Civica W.G.Fabris, Corte Priorato Gandin, via Roma 19
Tel 0445 519735 mail: biblioteca@comune.sanvitodileguzzano.vi.it

 

 

 

 

 

 

 

 

Partecipanti serata di presentazione nuovo anno musicale: 38

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scuola di musica Scacciapensieri. Saggio di fine anno e inaugurazione nuove aule https://www.improntaculturale.it/2011/05/scuola-di-musica-scacciapensieri-2/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=scuola-di-musica-scacciapensieri-2 https://www.improntaculturale.it/2011/05/scuola-di-musica-scacciapensieri-2/#respond Thu, 12 May 2011 16:56:27 +0000 http://www.improntaculturale.it/?p=1085  Sabato 28 Maggio ore 18.30

Saggio di Fine Anno e inaugurazione nuove aule
si esibiranno gli allievi della
Scuola di Musica delle classi di
pianoforte, flauto traverso,
chitarra classica, batteria,

Insegnanti Scuola di Musica
M.Zulpo         pianoforte     
E. Bellonzi     chitarra 
S. Barattoni    flauto traverso
A. Saccardo     batteria
S. Centomo      chitarra elettrica
B. Fabbris      pianoforte 
U. Colbacchini  chitarra

Scuola di Musica Scacciapensieri
via Mons. Snichelotto,12   referenti: Teresina Croce e Andrea Saccardo

info: biblioteca civica W.G.Fabris via Roma,19 San Vito di Leguzzano  0445-519735

Partecipanti all’iniziativa: 150

                                                                                                        

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Orecchio Acerbo https://www.improntaculturale.it/2011/02/orecchio-acerbo-2/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=orecchio-acerbo-2 https://www.improntaculturale.it/2011/02/orecchio-acerbo-2/#respond Sun, 20 Feb 2011 09:26:19 +0000 http://www.improntaculturale.it/?p=769 UNA RASSEGNA PER AFFINARE L’ASCOLTO DELLA MUSICA                   

PROGRAMMA:

Giovedì 24 febbraio

POP LIFE breve storia del Rock con MARCO GHIOTTO 

Una serata di ”non solo musica” che vi stupirà piacevolmente

Giovedì 3 marzo

MASSIMO ZAMBONI prove tecniche di resurrezione, musica,scrittura, immagine con MASSIMO ZAMBONI

Giovedì 10 marzo

IL CANTO DELL’ANGUANA con PATRIZIA LAQUIDARA, ENIO SARTORI

Ore 20.30  Sala Civica  Corte Priorato Gandin, San Vito di Leguzzano

ENTRATA LIBERA

Marco Ghiotto

giovedì 24 febbraio 2011 ore 20.30 
POP LIFE. BREVE STORIA DEL ROCK
con Marco Ghiotto

Dall’eccitante prima stagione del rock and roll alle ribellioni punk, un viaggio tra i testi delle canzoni che hanno segnato un’epoca. Gelati, scarpe blu, cieli di marmellata, sogni senza fine, luci al neon e, su tutto, l’amore come grande giustificazione e rimedio a crisi e alienazioni. Da Chuck Berry a Nick Drake passando per Beatles, Syd Barrett, Doors e Simon & Garfunkel: una cronistoria del romanzo del rock, un antidoto all’ascolto inconsapevole della musica contemporanea.

Marco Ghiotto, opinionista, critico musicale e scrittore. Nel 2003 ha pubblicato il suo primo libro “Pop Life. Breve storia del rock attraverso testi e tematiche” (ed. Mimesis). Per le edizioni Il Filo ha pubblicato nel 2006 la raccolta di poesie “L’ubriaco innamorato”.

Massimo Zamboni

giovedì 3 marzo 2011 ore 20.30
MASSIMO ZAMBONI. PROVE TECNICHE DI RESURREZIONE, MUSICA, SCRITTURA, IMMAGINE
con Massimo Zamboni
Massimiliano Zamboni (detto Massimo) (Reggio Emilia, 27 gennaio 1957) è un chitarrista, cantautore e scrittore italiano. È stato chitarrista e compositore dei CCCP e dei successivi CSI.
Da solista nel 2010 il nuovo CD “L’estinzione di un colloquio amoroso”. Nel 2004 ha pubblicato l’album Sorella sconfitta realizzato con Nada, Lalli, Fiamma Fumana e il soprano Marina Parente; seguito nel 2005 dal live L’apertura, insieme a Nada. Ha realizzato per il cinema diverse colonne sonore quali: Passano i soldati di Luca Gasparini, Benzina di Monica Stambrini, Velocità massima e L’orizzonte degli eventi di Daniele Vicari.
Ha pubblicato quattro libri, uno dei quali con Giovanni Lindo Ferretti: In Mongolia in retromarcia (Giunti Editore) nel 2000. Gli altri sono Emilia parabolica (Fandango) nel 2002, Il mio primo dopoguerra (Mondadori) nel 2005 e una nuova edizione di In Mongolia in retromarcia (NdA Press) nell’anno 2009.

Patrizia Laquidara

giovedì 10 marzo 2011 ore 20.30
IL CANTO DELL’ANGUANA
con Patrizia Laquidara, Enio Sartori

Il repertorio popolare, da qualunque nazione provenga, nasce dall’intersecarsi prepotente di storia, radici, cultura. Il dialetto dell’Alto Vicentino, quello con il quale si misura Patrizia Laquidara in “Il canto dell’Anguana”, è al pari degli altri una combinazione di ciò che è sempre esistito: l’uomo in quanto coagulo di paure, angosce, superstizioni, gioia, carità. Per entrare nel vivo della lingua, l’accesa sensibilità di Patrizia si fa punta di lancia o spillo minuscolo. Ed è una questione di equilibri gestiti con il cuore, perché a quest’artista manca l’appartenenza geografica (è nata a centinaia di chilometri di distanza dal Veneto) ma abbonda, per necessità abitative, la conoscenza indotta del repertorio. Così, chi decide di avvicinarsi alla musica del “luogo” d’origine deve impossessarsi di canoni secolari che l’interprete può reinventare e decodificare secondo il suo gusto personale. Ma senza sottrarsi all’osservazione dei Guardiani del Tempo: coloro che nell’Alto Vicentino ci sono nati e ci vivono.

Prima di cantare e raccontare, Patrizia si è arresa ed ha accettato “l’invasione” di ciò che non conosceva. Ha cercato, e ottenuto, il rispetto. Il fine di ogni artista dovrebbe essere questo: farsi testimone del “non luogo”, cioè di quella parte di mondo nella quale albergano tutti i mondi. In “Il Canto dell’Anguana”, accade che i vincoli dell’alveo della tradizione si liberino per generare quegli amplessi sonori che stanno alla base dell’incanto musicale e poetico. Ed è un parto sofferto del quale Patrizia -con la sua voce vestita a festa, guarnita di accentazioni particolari ed un entusiasmo liquido -vuole renderci partecipi senza stupide, contraddittorie e banali operazioni di modernità mixata. Qui, la musica popolare non è contorno ma sostanza e contenuto. Non è fatta per intrattenere, ma per educare. Conosco Patrizia da tanti anni, ed è una cantante che merita, tra i tanti punti a suo favore, anche per il solo fatto di perseguire con coraggio, e testa, progetti insoliti e complessi. La sua ricerca nasce da un’esigenza interiore. Non si dà alle stampe un disco di tale fattura, se non si è rivoltata la propria consapevolezza creativa con l’umiltà di chi pensa che il suo lavoro sia, prima di tutto, un arricchimento per se stesso. Così Patrizia non ha pensato al pubblico, ma all’Arte che pratica. Non al compiacimento commerciale ma a quello nobilitante della musica. “Il Canto dell’Anguana” le rende onore perché il sacrificio artistico che lo anima si avverte, indistintamente, in tutti gli undici Canti che lo compongono. E si è in presenza di un’opera vera e propria, nella quale la musicalità rotonda del dialetto permette di indagare l’Africa, i Balcani, il Sud (che sia d’Italia, o altro) e il Nord lungo la direttrice che dal Veneto conduce a Napoli e dal Mediterraneo all’Andalusia. Con forza di penetrazione ai massimi livelli.
Nella voce di Patrizia, e nelle musiche degli Hotel Rif, si ritrovano le spezie musicali di un pentagramma disegnato su di una carta geografica che non conosce confini, se non quelli dettati dalla volontà dei musicisti che continuano ad esporsi, avventurarsi e mettersi in discussione. Ed è forse per questo che “Il canto dell’Anguana” si presenta come un libro aperto, senza veri capitoli e con l’intenzione di tralasciare la parola “fine” dopo la chiusura affidata a “Il canto dei battipali”. Di questo disco si può dire di tutto – e solo positivamente – sino a riflettere sulla sua, voluta, “incompiutezza”. Si parte, ma non si conosce la vera destinazione. Si canta, ma le intonazioni moresche, i cori di “battaglia”, le ninna-nanne si fanno incisive, durature, inamovibili nella loro voglia di recuperare un passato che si confronta direttamente con il presente.
L’Anguana, la donna-serpente della tradizione popolare veneta, è frutto del Bene e del Male. E può esercitare entrambi soggiogando il prossimo, elargendo favori, colpendo al cuore insinuandosi tra le debolezze degli uomini. Il Bene e il Male sono facce della stessa medaglia, e con essi l’umanità deve misurarsi quotidianamente nel tentativo di valorizzare il primo e assottigliare il secondo. E’ una questione di vantaggi nella corsa della vita. Patrizia questo lo sa, perché nelle sue canzoni l’amore non è mai stato trattato con sufficienza. Se amore dev’essere, meglio parlare anche di quelle intercapedini nelle quali si muove – a volte, striscia – l’uomo. Qui non si tratta di conciliarsi con se stessi o con il prossimo, ma di dire ciò che é. La saggezza popolare, in questo caso, esercita una fascinazione prodigiosa grazie alla quale parlare con schiettezza della vita. Dei suo ingredienti che, contrariamente a quanto si possa pensare, non sono né segreti e né banali. Solo, semplicemente, veri.
Un bagaglio generazionale di parole messe in note, di brevi resoconti delle proprie esperienze e, infine, di energica lotta nel campo della sopravvivenza. Non è un caso che Patrizia canti e declami, quasi queste poesiole di semplicità fossero un monito, un consiglio, un ragguaglio. Insomma: attenti all’Anguana!

Partecipanti alla rassegna: 270

laquidara-sartori

marco ghiotto

     

massimo zamboni e cristiano filippi farmar

   

il pubblico in sala

    

enio sartori e patrizia laquidara

     

massimo zamboni - reading

      

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